FOTO
IN FALSI COLORI DELLA COMETA ISON C 2012 S1 REALIZZATA DALL’HST, DURANTE LE 4 SESSIONI
FOTOGRAFICHE EFFETTUATE DAL 26 MARZO al 22 APRILE 2013.
Nel 1978 la ricerca sviluppata
dall’astronomo T. C. Van Flandern (
Bulletin of the American
Astronomical Society, Vol. 10, p. 660 – 661, 09 / 1978 ), riguardente la presenza
di satelliti in alcuni dei pianeti minori e in altrettanti asteroidi,
trovo’ conferma dal Minor Planet Center, diretto all’epoca da Marsden; ne
furono trovati ben 22.
La
cosa interessante di questa scoperta fu
che, decenni dopo, si capi’ che alcuni di questi satelliti presentavano
traccie chimiche identiche a quelle riscontrate nei corpi cometari, ma
ancora piu’ interessante fu che questi satelliti “dormienti” si ritrovarono
anche attorno ai pianeti maggiori come Saturno, con il satellite Phoebe, e
Nettuno, con il satellite Tritone ( fonte: Robert H. Brown ).
Quindi
non puo’ meravigliare il fatto che anche i corpi cometari possono presentare
dei satelliti, orbitanti intorno loro nucleo; la causa puo’ essere duplice e puo’
riferirsi sia ad una eventuale “cattura” di un “compagno”, ottenuta durante il
percorso di traiettoria orbitale, sia ad una eventuale pre-frammentazione.
Un famoso
esempio, che nel 1996 provoco’ un notevole “rumors” tra gli addetti ai
lavori, è ben rappresentato dal caso della cometa Hale Bopp.
Solo
tre anni dopo, durante una conferenza tenutasi a Tenerife, nella Canarie ( il 2
/ 6 Febbraio 1998 ) l’Astronomo Z.Sekanina espose ai presenti, con prove
documentate, che la cometa Hale Bopp aveva un “satellite” che orbita attorno al nucleo.
Sekanina
spiego’ che in base alla misura delle variazioni di luminosita', attorno alla
regione nucleare della cometa, è stato possibile identificare la presenza di un
satellite orbitante, del diametro di circa 30 Km con un periodo di 2-3 giorni,
a 180 Km dal nucleo.
Sempre
Sekanina confermo’ che le dimensioni del diametro del nucleo dovevano essere
almeno di 70 Km, per giustificare la stabilita' del satellite stesso.
Infatti
da un riesame delle immagini ottiche dell'HST
( cinque immagini riprese dal telescopio spaziale Hubble nella seconda meta'
del 1996: 20 Maggio, 22 Giugno, 25 luglio, 23 Settembre e 17 Ottobre ) Sekanina
incremento’ la stima del diametro del nucleo di Hale Bopp confermando che non
poteva essere inferiore a 70 Km, o piu’.
Di
seguito propongo delle immagini originali, inedite, provenienti dall’archivio
Hubble in cui si possono osservare le foto originali catturate da Hubble nel
1996.
SINISTRA FOTO “GREZZA”, NON TRATTATA, OTTENUTA CON FILTRO F675W,
FOTO DESTRA IN FALSI COLORI
A
questo link è possibile accedere alla lettura della “Proposal 6663” e alla
visualizzazione delle immagini originali, non trattate:
SYSTEMATIC
INVESTIGATION OF C/1995 O1 (HALE-BOPP) HST, Proposal 6663.
Harold
Weaver, the Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory
Abstract:
“Proponiamo una
rappresentazione sistematica di indagini spettroscopiche
della cometa C/1995 O1 (Hale-Bopp). La cometa
sarà
monitorata in un ampio intervallo di distanze
eliocentriche,
fornendo informazioni uniche sul comportamento di
sublimazione
questo insolito oggetto. Le immagini saranno utilizzate per posizionare
vincoli sensibili sulle dimensioni del nucleo, la
ricerca di
possibili nuclei compagni ed esaminare il
vicino nucleo e la morfologia
del coma per la prova dei getti e delle forme.
Le esposizioni
spettroscopiche ci permetteranno di inserire i vincoli sulla fonte
d'attività cometaria a grande distanza eliocentrica e di rilevare
l'insorgenza di sublimazione dell'acqua. Se al quasi
perielio
le osservazioni saranno ancora possibili, condurremo ricerche
approfondite per
acquisire nuove specie di sensibilità senza precedenti, un
importante inventario
C-, H-, N-, O- e S- specie sul
nucleo, per misurare il rapporto OD / OH e, forse, risolvere il nucleo anche
fisicamente. Se questa cometa raggiunge la sua attesa
luminosità, la qualità dei dati dell'HST sarà veramente spettacolare
e fornirà delle nuove intuizioni fondamentali sulla natura delle comete.”
Cio’ che è di grande valore, nella lettura dell’abstract è che
viene menziona la precisa volontà di ricercare otticamente la presenza di piu’ nuclei compagni, confermando cosi’ le dichiarazioni esposte
dall’astrofilo Chuck Shramek quando nel 1995, con il suo telescopio, noto’ un “oggetto” molto
prossimo ad Hale-Bopp, denominato poi “compagno”
( questo termine fu utilizzato la prima volta da Harrington nel 1991 quando
realizzo’ la pre-scoperta futura di questo corpo celeste che poi si rivelo’ essere
successivamente la cometa Hale Bopp ).
Ma entrando ancora piu’ nel
dettaglio vi è un articolo scritto dallo stesso Sekanina:
COMET HALE-BOPP, ORBITING SATELLITE, NUCLEAR SIZE, SPHERE OF
ACTION, link:
in cui nell’abstract vengono descritte
tutte le specifiche del rilevamento del nucleo della Hale Bopp.
Abstract:
“
Questo articolo riporta il rilevamento di un satellite intorno al nucleo principale della cometa Hale-Bopp.
Il satellite è stato rilevato in digitale su immagini scattate con la Wide Field Planetary Camera di Hubble Space Telescope 2, in modalità planetaria,
per cinque giorni, nel periodo maggio-ottobre
1996. Il rapporto del segnale, mediamente satellite-primario, è 0.21 + / - 0.03, il che implica che il satellite è ~ 30 km di diametro, assumendo questa informazione il nucleo principale è ~ 70 km di diametro.
Per evitare la collisione, la
distanza di separazione deve superare
i 50 - 60 km, in ogni momento. Distanze proiettate del satellite sulle immagini variano
da 160 a 210 chilometri, (
0,06 - 0,10 secondi d'arco).
Il satellite non è stato rilevato nell'ottobre 1995, presumibilmente a causa della sua separazione dal subpixel primario. Il raggio della sfera d'azione gravitazionale del nucleo
principale di 70 km di diametro
è di 370.540
chilometri al perielio, che aumenta
linearmente con la distanza del Sole: viene visualizzato il satellite in un'orbita piuttosto
stabile. Il suo periodo orbitale é ~ 180 km e dovrebbe
essere di ~ 2 - 3 giorni, molto più breve di quanto siano gli intervalli tra le osservazioni dell'HST. Se invece il nucleo principale dovrebbe essere non più di 42 km, l'orbita
del satellite
potrebbe diventare
instabile; con l'oggetto alla deriva dal nucleo principale, dopo la fase di perielio. Sono stati segnalati da rilevamenti
terrestri importanti potenziali vicini compagni. Gli sforzi per
determinare l'orbita del satellite e la massa totale
del sistema prenderanno il via nel
prossimo futuro.”
Ecco che allora anche per un corpo cometario, cosi’ come per un
asteroide, o un minor planet, è possibile ritrovare in prossimità del suo
nucleo uno o piu’ compagni satelliti, orbitanti in moto periodico.
Ma cio’che ora è acquisito come caratteristica costituente un
“canone astronomico” di un corpo cometario, non lo era affatto 15 anni fa.
Infatti quest’informazione era conosciuta solo agli addetti ai
lavori e fu rilasciata pubblicamente solo dopo alcuni anni; la scoperta che Hale
Bopp possedeva un satellite orbitante attorno al suo nucleo.
A SINISTRA FOTO “GREZZA”, NON TRATTATA, OTTENUTA CON FILTRO F675W,
FOTO DESTRA IN FALSI COLORI
L’analoga
tecnologia utilizzata, durante la sessione fotografica della cometa Hale Bopp prodotta nel 1996 dall’HST (
Proposals 6663 ), è comune alle sessioni fotografiche, realizzate 17 anni dopo
per le prime fotografie ravvicinate della Ison.
A SINISTRA FOTO “GREZZA”, NON TRATTATA, OTTENUTA CON FILTRO F606W,
FOTO DESTRA IN FALSI COLORI
L’evidenza
che le foto “rimaneggiate” ( per intenderci quelle di colore azzurro ) proposte ultimamente in internet,
dall’ente spaziale US, siano state integralmente” trattate”, eliminando una
buona parte di tutte quelle caratteristiche che compongono una foto ripresa spontaneamente
ed in modo genuino ( come la totale assenza del cielo stellato, la riduzione
del coma del nucleo e la rarefazione delle polveri componenti l’enorme volume
della coda di Ison ) sono una evidente testimonianza che cio’ che ci viene
proposto risulta essere “filtrato”, o modificato, soprattutto in campo
astronomico.
La
ragione di cio’ è semplice in quanto i finanziamenti elargiti per lo sviluppo
del no-out necessario alle missioni e agli esperimenti spaziali sono tali che non
permettono di poter rilasciare le “testimonianze” acquisite in modo immediato.
Lo stesso Mc Canney alcuni giorni fa, il 20
aprile 2013, nel suo sito:
parla apertamente che le foto rilasciate
dalla Nasa e circolanti in internet non sono vere:…"sappiamo
che la NASA prende un sacco di foto di comete con Hubble, ma non le rilascia
... prendono anche le foto con filtri speciali per riprendere spettri di
comete, ma mai le rilasciano al pubblico
"...
A seguire viene proposta una foto originale, in falsi colori, per evidenziare la
presenza di satelliti residenti ( di colore rosso ) all’interno
del coma ( di colore giallo / verde ) orbitanti
attorno al nucleo di Ison ( di colore rosso ).
Questi satelliti ( di colore rosso ) della grandezza
di 1 pixel, o piu’, non possono essere scambiati per “rumore di fondo”, o raggi
cosmici, in quanto, a differenza di un telescopio terrestre che puo’ senz’altro
essere soggetto a queste naturali influenze, nello spazio esterno il telescopio
Hubble non è disturbato da queste “problematiche”, o almeno non sono tali da
alterare l’immagine acquisita; senz’altro, poi, l’utilizzo di filtri
migliorativi contribuiscono a ottimizzare le immagini.
FOTO ISON, IN FALSI COLORI
Una prova della genuinità delle VERE foto di Ison,
acquisite da Hubble, consultabili in questi link, stanno a dimostrare che sono
immagini reali, visionabili ancora allo stato “grezzo” cioè non trattate in
post-prodizione:
Nel
Proposal 13198, ho controllato i tempi d’esposizione utilizzati durante la
sessione dal Principal Investigator,
l’astronomo Jian-Yang Li:
http://www.stsci.edu/hst/phase2-public/13198.pro e ho verificato che i
tempi sono abbastanza lunghi per acquisire, senza problemi, lo sfondo del cielo
stellato; allora perché nelle immagini proposte in internet, dall’Ente Spaziale
US, le stelle non compaiono?
Questo è un’evidente segnale che le foto non sono originali,
infatti in questa Proposal l’astronomo Jian-Yang Li parla dell’utilizzo della strumentazione WFC3/UVIS
su cui sono stati usati di 2 filtri:
F606W, per acquisire l'immagine della cometa, e F438W, per
determinare il colore del nucleo del coma.
I tempi
d'esposizione vanno, per il filtro F606W, dai 50 ai 274 secondi, mentre per il
filtro F438W , arrivano fino a 300 secondi.
Il colore
delle foto tende al rosso in quanto è causato dai filtri utilizzati nella
strumentazione ottica di Hubble ( in realta' il colore originale è bianco in
quanto è nello nello spettro visibile ).
…” Proponiamo un programma
d’immagini dellaCometa C/2012 S1 (ISON) in tre fasi con simili osservazioni:
epoca precoce, pre-perielio, e post-perielio. Queste osservazioni sono destinate a integrare con altre proposte d’osservazione per produrre ancora delle imagini e dei piccoli
film in modo da massimizzare questo atteso spettacolare fenomeno”…
…” Proponiamo, nei tempi discrezionali
del direttore, di
ottenere delle immagini polarimetriche (ACS /
WFC) della cometa C/2012 S1 (ISON) nel suo
approccio, pre-perielio, al
sistema solare interno, da HST,
prima che diventi osservabile. La cometa ISON è un
radente in una traiettoria quasi parabolica, simile
a quello della Grande Cometa
del 1680, e probabilmente
trasporta materiale incontaminati che risalgono al tempo della formazione del sistema solare. Recenti osservazioni polarimetriche
di altre comete hanno
provato che diverse regioni del coma
producono risposte di diffusione differenti della luce polarimetrica,
indicando che diverse porzioni del
coma contengono materiali diversi. La presenza di
una regione con alone circumnucleare, fortemente
polarizzata negativamente, è stata
osservata molto vicino al nucleo
di diverse comete e suggeriscono una deplezione d’assorbimento, di particelle carboniose,
in questa regione. La risoluzione spaziale, ACS, delle immagini ad alta polarimetria della Cometa ISON possono
essere utilizzate per mettere dei limiti sui costituenti
materiali delle diverse regioni
del suo coma, ma possono anche
essere usati per esplorare le dinamiche
e acquisire una comprensione
dell'interazione, radiazione / coma,
e delle sue eterogeneità”…
Nella stessa Proposal
si legge, poi, una nota molto interessante:…" Queste osservazioni devono essere effettuate entro il 7 maggio
2013. Tuttavia, esse devono essere programmate più vicino al 7 maggio, il prima
possibile. Noi certamente non vogliamo programmare prima del 6 maggio, se
possibile."…
Cosa significa questo, che il Team di Hubble sta
effettuando una corsa “contro il tempo” per riuscire a determinare la grandezza
e le misure effettive del nucleo di Ison, prima che la sublimazione dei gas sia completa e avvolga totalmente il nucleo, celandolo, e, soprattutto, prima che essa effettui la fase di
perielio; perché è d’importanza fondamentale conoscere in tempo le Dimensioni per
poi predisporre un piano di risposta.
Questo piano comprenderebbe sia la possibilità di
calcolare esattamente, conoscendo le reali dimensioni del nucleo di Ison, il
limite di Roche, durante la fase di perielio, in modo da sapere in anticipo
se ci sarà, o meno, una frammentazione del nucleo e, quindi, la sua eventuale migrazione, assieme ai
suoi satelliti e al suo sciame cometario, verso l’orbita terrestre, nel mese di
gennaio / marzo 2014.
…" Ci proponiamo di ottenere spettri della recente
scoperta, della cometa C/2012 S1, ISON,
ben prima che raggiunga la distanza eliocentrica in cui
l'acqua-sublimazione avrebbe dominato l'attività, cioè 3 AU. La cometa è
chiaramente attiva oltre i 5 AU, e capire quali siano i gas volatili che stanno guidando
l'attività è una domanda chiave che deve essere risolta prima che i processi
fisici operino il cambiamento con l'inizio di una rapida sublimazione
dell'acqua"...
Anche qui’ si puo’ notare un interessantissimo commento, prodotto
sempre dall’Astronomo Hearn, riguardante
il nucleo di Ison:
V - mags are for the nucleus
Ephemeris offsets will be uplinked, if necessary, to correct for any errors in the JPL #20 solution.
Acquisition Uncertainty: 5 "arcsec ( Aquisizione incerta = 5’’ arcsec!)
Ephemeridis Uncertainy: 15.000 Km.
Di seguito allego il Target di puntamento del telescopio Hubble (remote plotting system)
inerente la Proposal 13197, dove è evidenziato il nucleo di Ison = UNKNOWN SIZE BODY:

La stessa Proposal 13197 presenta poi un’aggiornamento postumo, effettuato in data 5 maggio 2013, con una nuova sessione di foto acquisite, Distant Activity of Comet ISON, HST Proposal 13197:
http://archive.stsci.edu/proposal_search.php?id=13197&mission=hst
In conclusione, a supporto di quanto detto fino ad ora, termino la mia analisi aggiornandovi
con le ultime foto realizzate dall’astronomo Nick Howes, dove scrive pubblicamente, su Twitter, un interessante commento di una sua ultima acquisizione di Ison effettuata il 2 maggio 2013:
…” We have some structure in the tail of Comet C/2012 S1 ( 2 May ) preview of RAW images - 2m, La Palma Telescope / 0.7" seeing
pic.twitter.com/GlyWiu865d”…
In parole povere egli ha rilevato delle "Strutture nella coda della cometa"; quest'affermazione
costituisce sicuramente un ottimo supporto a quanto scritto sopra.