ISON
SUPERCOMET NON E’ SOLA, IL “CACCIATORE” DI COMETE ROBERT MC NAUGHT HA SCOPERTO
UNA NUOVA COMETA CHE POTREBBE IMPATTARE SU MARTE.
La
notizia ha davvero dell’incredibile; ormai non si contano piu’ i corpi cometari, i
TNO e i Neo’s che vengono scoperti
giorno dopo, all’interno dei confini del sistema solare.
Ci
eravamo appena ripresi dopo il passaggio ravvicinatissimo alla terra ad appena 0,000181 UA
( 27.000 Km ) dell'asteroide 2012 DA14, avvenuto quasi due settimane fa,
ora una nuova notizia interroga gli astronomi; la nuova cometa C / 2013 A1
sarà in grado d’intersecare l’orbita di
Marte, nel mese di ottobre 2014, ad una distanza dal pianeta pressoché nulla, secondo
una prima stima di 0,0007 UA ( 100.000 Km
), ma potrebbe passare anche piu’ lontano a 0,007 AU ( 650.000 miglia ).
Il
divario della forbice tra le due distanze stimate, minima e massima, rende
comunque questa cometa degna di nota e sarà sicuramente monitorata
costantemente; ma vediamo di scoprire meglio le sue caratteristiche.
In
Wikipedia, link : http://en.wikipedia.org/wiki/C/2013_A1
, si legge che la cometa C / 2013 A1 è stata scoperta il 3 gennaio 2013 A1
dal “cacciatore
australiano” di corpi cometari il famoso
astronomo Robert H. McNaught,
attrverso un’indagine ottica presso l’osservatorio di Siding Spring,
con un telescopio da 20 pollici.
Ma
la prescoperta era già avvenuta l’8
dicembre 2012 tramite il Catalina
Sky Survey.
La
particolarità di questa cometa è che essa presenta un’orbita retrograda, cioè
contraria all’orbita dei pianeti del sistema solare, quindi la sua velocità
sarebbe doppia considerando il possibile impatto con il pianeta Marte, in quanto
si dovrebbe tenere conto della somma delle due velocità.
Sempre
secondo Wikipedia si legge anche che la cometa passerà ad una velocità
di 56 km / s,intercettando
Marte,il rischio d’impatto provocherebbe un cratere con un
diametro di circa dieci volte quello
del nucleo della cometa.
La C / 2013 A1 presenta un nucleo stimato di circa 50 Km,
un p’o’ piu’ piccolo di quello di Hale Bopp ( diametro 70 Km ), ma quello che
lascia ancora tutti interdetti è il “silenzio” sul diametro del nucleo della
Ison; questo corpo celeste risulta essere “classificato” dall’MPC, sotto la
categoria asteroide.
Spaceorbs. Org (
http://spaceobs.org/en/tag/c2013-a1-siding-spring/
) propone delle considerazioni molto approfondite in
merito alla nuova cometa da poco scoperta, la C/2013 A1, dicendo che c’è una
possibilità, non affatto remota, che possa
entrare in collisione con Marte.
Questa
considerazione è basata sull'arco di 74
osservazioni; la distanza nominale
ravvicinata tra il pianeta rosso e la cometa potrebbe essere meno di 0,00073 AU,
che è di circa 109.200 Km! Per fare un esempio di scala sulle distanze il satellite, di Marte, Deimos presnta una distanza di 6000 km.
Il 19
ottobre 2014, la cometa potrebbe raggiungere una magnitudine negativa, apparente,
di - 8,5 – 8.
Poiché C / 2013
A1 è una cometa iperbolica e si sposta in un'orbita retrograda, la sua velocità
rispetto al pianeta Marte sarà molto elevata, circa 56 km / s; con la stima
attuale della grandezza assoluta del nucleo che indica un diametro fino a 50
km, l'energia di impatto potrebbe raggiungere l'equivalente di un formidabile 2
× 10 ¹º megatoni ( 20 miliardi
di megatoni ).
Questo tipo
di evento potrebbe creare un cratere dal diametro di 500 km e di 2 km di
profondità.
Tale evento
potrebbe far passare in secondo piano anche il famoso “bombardamento” provocato
dalla cometa Shoemaker-Levy 9 sulla
superficie di Giove, nel luglio 1994.Ricapitolando quanto detto, proviamo ora ad analizzare le caratteristiche dei tre corpi cometari, che andremo tra brevissimo ad incontrare, per poter comprendere meglio le dinamiche future.
-La prima cometa che vedremo ad occhio nudo nel cielo di Marzo, chiamata anche cometa di Pasqua, è la Panstarss ( C / 2011 L4 ) proveniente dalla nube di Oort, in particolare dal settore della costellazione della libra, a ovest; la sua orbita risulta estremamente inclinata e iperbolica, rispetto alle orbite dei pianeti del sistema solare.
-In ordine cronologico, il secondo corpo cometario è la Ison ( C/2012 S1 ) proveniente anch’esso dalla nube di Oort, esattamente dal quadrante della costellazione del cancro, a nord / est; la sua orbita è parabolica, essa è un corpo non periodico a volo radente sul piano dell’eclittica.
Appare subito chiaro, quindi ,che ben due comete, la Panstarrs e la Siding Spring, provengono da un quadrante comune; infatti le costellazioni di Ofiuco e libra sono attigue, confinanti tra loro.
Questo è un dato molto importante che ci permetterà di comprendere la natura degli eventi che si stanno via, via compiendo.
Si potrebbe percio’ considerare il fatto che è sempre piu’ evidente l’approssimarsi di uno sciame, o pioggia cometaria, che si va formando, proveniente dalla nube di Oort ( serbatoio naturale dei corpi cometari ); tale sciame sarà destinato ad aumentare nei prossimi anni.
Piu’ precisamente questo dato “svela”, indirettamente, la presenza nella nube di Oort di un “perturbatore” che percorre, dall’analisi fatta precedentemente sulle tre comete, un’orbita retrograda ( da nord-est a ovest ) dal basso verso l’alto, in direzione della costellazione dell’Aquila.
A questo punto non mi merviglierebbe che i prossimi corpi cometari potranno provenire dalla costellazione dell'Aquila ( la costellazione successiva a Ofiuco ) verso ovest..
Questo perturbatore, che altri non è che Nemesis o una stella “spenta” binaria del nostro sole, funge da “lanciatore” di “dardi cometari” dirigendoli verso l'interno del sistema solare, in direzione del sole.
lI perturbatore continua quindi a destabilizzare le orbite dei corpi celesti a lui attigui, innescando, attraverso un’azione di risonanza, una “pulizia” del suo “quartiere”, dove momentaneamente risiede; questo a causa della sua enorme massa.
A spiegare molto bene questo “meccanismo” d’interazione di un corpo celeste, ( stella esiliata ) residente ormai come “ospite perenne” all’interno di un sistema solare; è stato pubblicato, nel novembre 2010, sulla rivista scientifica Icarus un articolo degli astrofisici John Matese e Daniel Whitmire, che hanno confermato l'esistenza di una compagna binaria il nostro sole, piu’ grande di Giove, nella nube di Oort.
La maggior parte delle comete che volano nel sistema solare interno, provengono dalla regione della nube di Oort, una regione di polvere di ghiaccio e detriti formatisi dalla nascita del sistema solare.
Ora nuovi calcoli, prodotti dai due Astrofisici, suggeriscono un grande oggetto, che è fino a quattro volte più grande di Giove, potrebbe essere responsabile dell'invio dei corpi cometari nella nostra direzione.
Gli astrofisici John Matese e Daniel Whitmire quindi sono convinti che il nostro sistema solare abbia un “compagno” nascosto, posizionato ad una distanza di circa 1000 UA ( anno luce ) dal Sole.
La massa stimata del compagno risulta essere al di sotto del limite nominale di una nana bruna (~ 13 M Gioviane ), valore al di sotto del quale è impossibile che si verifichi la fusione del deuterio e renderebbe questa “stella mancata” un proto-pianeta dalla massa spaventosa.
Chi eventualmente fosse interessato alla lettura della
relazione scientifica dei due Astrofisici puo’ consultare il seguente link:
Concludendo la questione principale rimane ormai la certezza della presenza del corpo "perturbatore", localizzato nella nube di Oort che, durante il suo spostamento, spinge i corpi cometari, residenti in questo settore, nella direzione del Sole…il suo nome é Nemesis, ed é la prova che il nostro sistema solare é un sistema binario!
Skywalksurvey